La Corte Europea dei Diritti Umani ha ordinato al Governo italiano l’immediato trasferimento dal CPR di Trapani di una persona trattenuta in condizioni materiali degradanti. Una sentenza che riguarda accaduto al CPR di Milo nell’ultima settimana di gennaio e che riteniamo indispensabile ricostruire … [Leggi di più...]
Il trattenimento dei cittadini stranieri volto all’esecuzione coattiva di provvedimenti di allontanamento costituisce parte integrante del sistema di gestione delle migrazioni che si è stratificato nell’ordinamento italiano negli ultimi tre decenni. Si tratta di forme di detenzione amministrativa introdotte in Italia nel 1998 con la legge cd. Turco-Napolitano. Nel corso degli anni si è osservato un uso intensivo di tale strumento di confinamento sia per i richiedenti asilo, sia per i cittadini stranieri considerati irregolari, una continua modifica dei termini massimi di trattenimento e una diffusione del suo utilizzo anche attraverso un ampliamento dei luoghi e delle strutture detentive, impianto che resta invariato anche alla luce delle modifiche normative introdotte da ultimo dal D.L n. 130/2020. In merito alle modalità concrete del trattenimento l’art. 14 del TUI dispone che sia garantita la necessaria assistenza ed il pieno rispetto della dignità del cittadino straniero, adeguati standard igienico-sanitari e abitativi, deve essere assicurata in ogni caso la libertà di corrispondenza anche telefonica con l’esterno, devono essere fornite tutte le informazioni relative al suo status. Attualmente (novembre 2021) i CPR operativi sul territorio italiano sono dieci: Torino, Gradisca d’Isonzo (Gorizia), Ponte Galeria (Roma), Bari, Brindisi Restinco, Macomer (Nuoro), Milano (riaperto alla fine di settembre 2020) Palazzo San Gervasio (riaperto alla fine di febbraio 2021), Caltanissetta (nuovamente operativo dai primi di maggio 2021) e di recente riapertura il CPR di Trapani (nuovamente aperto nel mese di agosto 2021).
Il trattenimento nei CPR solleva enormi criticità relative all’esercizio dei diritti delle persone trattenute: gli ostacoli posti all’accesso alle informazioni, le condizioni di trattenimento, le difficoltà di comunicazione con il mondo esterno alla luce della prassi illegale del sequestro dei telefoni cellulari, le prassi illegittime di detenzione nei confronti di soggetti vulnerabili o di richiedenti asilo, comportano una fortissima riduzione delle garanzie previste a tutela delle persone private della libertà personale con conseguenze concrete sul pieno esercizio del diritto di difesa da parte dei cittadini stranieri trattenuti e del diritto di soggiorno sul territorio italiano.
Durante l’emergenza causata dalla pandemia è emersa l’incapacità di tali strutture di assicurare le garanzie necessarie per evitare la diffusione del virus tra i cittadini ristretti e il rispetto del loro diritto alla salute. La situazione di emergenza ha reso impraticabili alcuni presupposti fondanti per il trattenimento all’interno dei CPR, la sospensione delle audizioni dei richiedenti asilo disposta dalla Commissione Nazionale e la sospensione da parte di molti Paesi del traffico aereo dall’Italia, ha reso di fatto impossibile la realizzazione dei rimpatri, dando concretamente luogo a in indebiti e prolungati trattenimenti che hanno reso ingiustificabile la compressione del diritto alla libertà personale. Inoltre tali luoghi si inseriscono all’interno del sistema di gestione del fenomeno migratorio ponendosi in linea di continuità con le prassi attuate nei confronti dei cittadini stranieri che arrivano in Italia, in quanto le pratiche di classificazione informale dei cittadini stranieri in richiedenti protezione e non richiedenti protezione in base alla nazionalità comportano un passaggio diretto al trattenimento in CPR strumentale ai fini dell’allontanamento dal territorio.
Inidoneità alla vita nel CPR: appello ai medici. Necessaria la presa di coscienza
La Società Italiana di Medicina delle Migrazioni (SIMM), la Rete “Mai più lager – No ai CPR” e l’Associazione per gli Studi Giuridici sull’Immigrazione (ASGI) chiedono a tutto il personale sanitario una presa di coscienza sulle condizioni e sui rischi per la salute delle persone migranti sottoposte … [Leggi di più...]
La mancata erogazione dei servizi nel CPR di Milano e il potere di controllo della Prefettura. Il report dell’ASGI
Questo rapporto è il risultato di quanto emerso dal sopralluogo effettuato il 12 settembre 2023 ed è stato inviato all’ANAC nel mese di novembre 2023 . Nel settembre 2020 apre il Centro per il Rimpatrio (CPR) di Milano. Da allora si sono susseguiti tre Enti gestori, le cui offerte in sede di … [Leggi di più...]
Violazioni di diritti fondamentali nel CPR di Trapani: il monitoraggio di ASGI
A seguito della visita di una delegazione ASGI nel Centro di Permanenza per il Rimpatrio (CPR) di Trapani e del monitoraggio svolto nei mesi successivi, pubblichiamo il nostro rapporto che denuncia violazioni di diritti fondamentali e richiama le autorità competenti al rispetto degli standard di … [Leggi di più...]
Inadempimenti contrattuali nel CPR di Milano. ASGI interroga l’ANAC
Inadempimenti del contratto di appalto, servizi non erogati e mancato controllo da parte della Prefettura. L’Associazione per gli Studi Giuridici sull’Immigrazione (ASGI) ha analizzato il contratto di appalto per la gestione e il funzionamento del Centro di Permanenza per il Rimpatrio (CPR) di via … [Leggi di più...]
Il CPR di Trapani: le informazioni e i documenti forniti dalla pubblica amministrazione
A seguito di accesso civico generalizzato, la Prefettura di Trapani fornisce alcuni dati e informazioni in merito alle modalità di attuazione della privazione della libertà personale presso il CPR di Trapani e ad alcuni dei principali profili di criticità di tale sistema: … [Leggi di più...]
17 aprile 2023 – Incontro a Firenze contro il CPR: la Toscana è terra di accoglienza
Il 17 aprile 2023 dalle ore 17:30 presso l’ARCI Firenze in Piazza dei Ciompi a Firenze le associazioni del terzo settore ne discutono con le istituzioni e la cittadinanza. Dopo l’appello contro l’apertura di un centro di permanenza per i rimpatri nella regione, lanciato a dicembre 2022 da … [Leggi di più...]
Milano, 4 e 5 maggio 2023 – Secondo laboratorio sulla detenzione amministrativa delle persone straniere
Dopo la prima edizione del 2022, ASGI, ActionAid, Antigone, CGIL Camera del Lavoro Metropolitana di Milano, CGIL Lombardia, CILD, Naga, Rete Mai più Lager – NO ai CPR, Le Carbet e Spazi Circolari promuovono un nuovo laboratorio di due giorni (4 e 5 maggio) sulla detenzione amministrativa. La … [Leggi di più...]
Video del workshop: il Nuovo Regolamento CPR
Pubblichiamo la registrazione video del seminario che si è tenuto il 27 febbraio 2023 promosso da ASGI, Spazi Circolari e dall’Associazione Clinica Legale per i Diritti Umani. I relatori e le relatrici hanno introdotto le novità in tema di modalità di trattenimento nei CPR della Direttiva del … [Leggi di più...]
Diritto in pratica: valutazione di idoneità al trattenimento nei CPR
Nell’ambito del Progetto InLimine abbiamo realizzato un prontuario per avvocatз che assistono persone trattenute nei CPR relativamente alla verifica di una corretta valutazione dell’idoneità sanitaria. Leggi la scheda L’analisi si sviluppa a partire dalla assoluta premessa della … [Leggi di più...]
Nuovo regolamento CPR: workshop a Palermo
Lunedì 27 febbraio 2023, dalle 9.30 alle 18. L’incontro è gratuito e si potrà seguire online o in presenza a Palermo, presso la Casa della Cooperazione (Ciss) in via Ponte di Mare 43/47. Il workshop organizzato da ASGI, Spazi Circolari e dall’Associazione Clinica Legale per i … [Leggi di più...]
I diritti umani devono entrare nei CPR!
l Tribunale di Milano chiarisce che, a prescindere dalle norme del loro Statuto, le associazioni che promuovono la tutela dei diritti fondamentali possono avere accesso ai Centri di detenzione per stranieri. La causa era stata proposta dal NAGA dopo un rifiuto di accesso al CPR di Via … [Leggi di più...]
Il Tribunale di Milano solleva la questione di legittimità costituzionale sui termini della ri-convalida del trattenimento
Il Tribunale di Milano dubita della legittimità costituzionale dell’art. 6, co. 5, d.lgs. 142/2015, per contrasto con l’art. 13 cost. , nella parte in cui il termine entro il quale il questore deve chiedere la ri-convalida del trattenimento alla sezione specializzata del Tribunale, decorra dal … [Leggi di più...]
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