Il Prefetto di Trapani aveva negato l’accesso all’on. Riccardo Magi accompagnato da una delegazione di esperti della società civile. Il TAR Sicilia ha chiarito che il diritto di accesso include anche tutti coloro che accompagnano il parlamentare per ragioni del suo ufficio applicando ai CPR quanto … [Leggi di più...]
Il trattenimento dei cittadini stranieri volto all’esecuzione coattiva di provvedimenti di allontanamento costituisce parte integrante del sistema di gestione delle migrazioni che si è stratificato nell’ordinamento italiano negli ultimi tre decenni. Si tratta di forme di detenzione amministrativa introdotte in Italia nel 1998 con la legge cd. Turco-Napolitano. Nel corso degli anni si è osservato un uso intensivo di tale strumento di confinamento sia per i richiedenti asilo, sia per i cittadini stranieri considerati irregolari, una continua modifica dei termini massimi di trattenimento e una diffusione del suo utilizzo anche attraverso un ampliamento dei luoghi e delle strutture detentive, impianto che resta invariato anche alla luce delle modifiche normative introdotte da ultimo dal D.L n. 130/2020. In merito alle modalità concrete del trattenimento l’art. 14 del TUI dispone che sia garantita la necessaria assistenza ed il pieno rispetto della dignità del cittadino straniero, adeguati standard igienico-sanitari e abitativi, deve essere assicurata in ogni caso la libertà di corrispondenza anche telefonica con l’esterno, devono essere fornite tutte le informazioni relative al suo status. Attualmente (novembre 2021) i CPR operativi sul territorio italiano sono dieci: Torino, Gradisca d’Isonzo (Gorizia), Ponte Galeria (Roma), Bari, Brindisi Restinco, Macomer (Nuoro), Milano (riaperto alla fine di settembre 2020) Palazzo San Gervasio (riaperto alla fine di febbraio 2021), Caltanissetta (nuovamente operativo dai primi di maggio 2021) e di recente riapertura il CPR di Trapani (nuovamente aperto nel mese di agosto 2021).
Il trattenimento nei CPR solleva enormi criticità relative all’esercizio dei diritti delle persone trattenute: gli ostacoli posti all’accesso alle informazioni, le condizioni di trattenimento, le difficoltà di comunicazione con il mondo esterno alla luce della prassi illegale del sequestro dei telefoni cellulari, le prassi illegittime di detenzione nei confronti di soggetti vulnerabili o di richiedenti asilo, comportano una fortissima riduzione delle garanzie previste a tutela delle persone private della libertà personale con conseguenze concrete sul pieno esercizio del diritto di difesa da parte dei cittadini stranieri trattenuti e del diritto di soggiorno sul territorio italiano.
Durante l’emergenza causata dalla pandemia è emersa l’incapacità di tali strutture di assicurare le garanzie necessarie per evitare la diffusione del virus tra i cittadini ristretti e il rispetto del loro diritto alla salute. La situazione di emergenza ha reso impraticabili alcuni presupposti fondanti per il trattenimento all’interno dei CPR, la sospensione delle audizioni dei richiedenti asilo disposta dalla Commissione Nazionale e la sospensione da parte di molti Paesi del traffico aereo dall’Italia, ha reso di fatto impossibile la realizzazione dei rimpatri, dando concretamente luogo a in indebiti e prolungati trattenimenti che hanno reso ingiustificabile la compressione del diritto alla libertà personale. Inoltre tali luoghi si inseriscono all’interno del sistema di gestione del fenomeno migratorio ponendosi in linea di continuità con le prassi attuate nei confronti dei cittadini stranieri che arrivano in Italia, in quanto le pratiche di classificazione informale dei cittadini stranieri in richiedenti protezione e non richiedenti protezione in base alla nazionalità comportano un passaggio diretto al trattenimento in CPR strumentale ai fini dell’allontanamento dal territorio.
Giudice di Pace di Agrigento: illegittimo il provvedimento di espulsione prima che sia decorso il termine previsto per l’impugnazione delle pronunce di diniego della domanda di protezione internazionale
Il Giudice di Pace di Agrigento, con due pronunce, ha dichiarato illegittimo e quindi annullato i decreti di espulsione emessi dal Prefetto di Agrigento nei confronti di due cittadini di nazionalità tunisina soggetti a medesima procedura. Tali provvedimenti erano stati notificati … [Leggi di più...]
Tribunale di Roma: nessuna applicazione automatica dei presupposti del trattenimento del richiedente asilo
In data 08 marzo 2019, il Tribunale civile di Roma ha rigettato la richiesta di convalida del trattenimento di una richiedente asilo disposto dal Questore di Milano ai sensi dell’art. 6, co. 2 lett. d) del D.Lgs. n. 142/2015. Asgi, nell’ambito delle azioni di contrasto alle pratiche lesive della … [Leggi di più...]
Tribunale di Palermo: per la proroga del trattenimento di un richiedente asilo in CPR necessario il rispetto delle garanzie procedurali e del principio della brevità del trattenimento.
Lo scorso 15 gennaio, il Tribunale di Palermo, sezione specializzata in materia di immigrazione, protezione internazionale e libera circolazione dei cittadini dell’Unione Europea, ha emesso una significativa pronuncia in materia di garanzie procedurali connesse al diritto alla libertà personale. … [Leggi di più...]
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