Nei giorni scorsi ASGI ha verificato che l’accertamento socio-sanitario dell’età di una persona trattenuta nel Centro per il Rimpatrio di Ponte Galeria di Roma, che si è dichiarata minorenne, è stato eseguito al di fuori della procedura stabilita dalla legge, senza il coinvolgimento della Procura … Maggiori informazioni
Il trattenimento dei cittadini stranieri volto all’esecuzione coattiva di provvedimenti di allontanamento costituisce parte integrante del sistema di gestione delle migrazioni che si è stratificato nell’ordinamento italiano negli ultimi tre decenni. Si tratta di forme di detenzione amministrativa introdotte in Italia nel 1998 con la legge cd. Turco-Napolitano. Nel corso degli anni si è osservato un uso intensivo di tale strumento di confinamento sia per i richiedenti asilo, sia per i cittadini stranieri considerati irregolari, una continua modifica dei termini massimi di trattenimento e una diffusione del suo utilizzo anche attraverso un ampliamento dei luoghi e delle strutture detentive, impianto che resta invariato anche alla luce delle modifiche normative introdotte da ultimo dal D.L n. 130/2020. In merito alle modalità concrete del trattenimento l’art. 14 del TUI dispone che sia garantita la necessaria assistenza ed il pieno rispetto della dignità del cittadino straniero, adeguati standard igienico-sanitari e abitativi, deve essere assicurata in ogni caso la libertà di corrispondenza anche telefonica con l’esterno, devono essere fornite tutte le informazioni relative al suo status. Attualmente (Novembre 2020) i CPR operativi sul territorio italiano sono sette: Torino, Gradisca d’Isonzo (Gorizia), Ponte Galeria (Roma), Bari, Brindisi Restinco, Macomer (Nuoro) e Milano (riaperto alla fine di settembre 2020). Nel corso degli ultimi mesi sono stati temporaneamente chiusi i centri di Trapani (dichiarato inagibile il 15/02/2020), Caltanissetta e Palazzo San Gervasio (chiusi a fine maggio 2020 per lavori di ampliamento delle strutture).
Il trattenimento nei CPR solleva enormi criticità relative all’esercizio dei diritti delle persone trattenute: gli ostacoli posti all’accesso alle informazioni, le condizioni di trattenimento, le difficoltà di comunicazione con il mondo esterno alla luce della prassi del sequestro dei telefoni cellulari, le prassi illegittime di detenzione nei confronti di soggetti vulnerabili o di richiedenti asilo, comportano una fortissima riduzione delle garanzie previste a tutela delle persone private della libertà personale con conseguenze concrete sul pieno esercizio del diritto di difesa da parte dei cittadini stranieri trattenuti e del diritto di soggiorno sul territorio italiano.
Durante l’emergenza causata dalla pandemia è emersa l’incapacità di tali strutture di assicurare le garanzie necessarie per evitare la diffusione del virus tra i cittadini ristretti e il rispetto del loro diritto alla salute. La situazione di emergenza ha reso impraticabili alcuni presupposti fondanti per il trattenimento all’interno dei CPR, la sospensione delle audizioni dei richiedenti asilo disposta dalla Commissione Nazionale e la sospensione da parte di molti Paesi del traffico aereo dall’Italia, ha reso di fatto impossibile la realizzazione dei rimpatri, dando concretamente luogo a in indebiti e prolungati trattenimenti che hanno reso ingiustificabile la compressione del diritto alla libertà personale. Inoltre tali luoghi si inseriscono all’interno del sistema di gestione del fenomeno migratorio ponendosi in linea di continuità con le prassi attuate nei confronti dei cittadini stranieri che arrivano in Italia, in quanto le pratiche di classificazione informale dei cittadini stranieri in richiedenti protezione e non richiedenti protezione in base alla nazionalità comportano un passaggio diretto al trattenimento in CPR strumentale ai fini dell’allontanamento dal territorio.
Violato il diritto di difesa e alla comunicazione nel centro di detenzione per migranti di Milano
ASGI, Naga, LasciateCIEntrare e Mai più Lager – No ai CPR: ” Chi è trattenuto in un centro di detenzione ha il diritto di parlare con i suoi avvocati”. Con una lettera inviata il 27 novembre 2020 al Garante nazionale dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale, ai … Maggiori informazioni
CPR: l’illegittima prosecuzione del trattenimento di un richiedente asilo a seguito di mancata convalida giurisdizionale
A partire dall’attività di assistenza legale e mediazione culturale a supporto dei cittadini stranieri in arrivo sul territorio italiano svolta nell’ambito del progetto In Limine, l’Associazione per gli Studi giuridici sull’Immigrazione (ASGI) e l’associazione Naga rilevano la prassi messa in atto … Maggiori informazioni
Il trattenimento dei cittadini stranieri in attesa di allontanamento in luoghi “idonei”: le risposte della pubblica amministrazione
La l. n. 132/2018 prevede che laddove non vi sia disponibilità di posti all’interno dei CPR, sia possibile trattenere i cittadini stranieri in attesa della convalida dell’accompagnamento immediato alla frontiera presso strutture nella disponibilità delle autorità di pubblica sicurezza diverse dai … Maggiori informazioni
CPR: TAR Piemonte, si deve motivare il diniego di accesso
E’ quanto ha stabilito il TAR Piemonte che ha accolto l'istanza cautelare presentata con il ricorso dell’ASGI contro il rifiuto di accesso al Centro di permanenza per il rimpatrio del Prefetto di Torino, sulla base del parere negativo del Ministero dell'Interno. Il Tribunale Amministrativo Regionale … Maggiori informazioni
Ombre in frontiera: il secondo audio-documentario racconta i Centri di permanenza per il rimpatrio
La detenzione amministrativa costituisce parte integrante delle politiche di gestione della migrazione. In questo secondo audio-documentario[1] vi proponiamo un approfondimento sui centri di permanenza per il rimpatrio, luoghi di confinamento per i richiedenti asilo e per i cittadini stranieri … Maggiori informazioni
ASGI chiede alle ASL di verificare il rispetto del diritto alla salute dei migranti nei CPR
ASGI ha inviato una lettera aperta alle ASL di riferimento in tutti i territori in cui sono attivi CPR per chiedere che venga effettuata con urgenza una valutazione della situazione sanitaria delle singole persone trattenute e del personale che svolge attività lavorativa. La recente emergenza … Maggiori informazioni
Le modalità di nomina dei legali di fiducia nel C.P.R. di Palazzo San Gervasio: si teme per l’esercizio del diritto di difesa
Il 30 gennaio 2020 ASGI, nell’ambito del Progetto In Limine, ha scritto alla Prefettura di Potenza al fine di chiedere delucidazioni in merito alle modalità di nomina dei legali di fiducia da parte dei cittadini stranieri trattenuti nel C.P.R. di Palazzo San Gervasio alla luce di quanto indicato … Maggiori informazioni
Illegittimi i decreti di espulsioni emessi e notificati contestualmente alla notifica delle decisioni di diniego della domanda di protezione internazionale
Il 20 dicembre 2019 ASGI, nell’ambito del Progetto In Limine, ha scritto alla Prefettura e alla Questura di Agrigento al fine di chiedere delucidazioni in merito ai casi di quattro cittadini stranieri destinatari di decreti di espulsione e ordini di trattenimento notificati contestualmente alla … Maggiori informazioni
Il diritto di accesso ai CPR di parlamentari accompagnati da delegazioni di esperti: nessuna discrezionalità in capo alla pubblica amministrazione
Il Prefetto di Trapani aveva negato l’accesso all’on. Riccardo Magi accompagnato da una delegazione di esperti della società civile. Il TAR Sicilia ha chiarito che il diritto di accesso include anche tutti coloro che accompagnano il parlamentare per ragioni del suo ufficio applicando ai CPR quanto … Maggiori informazioni
Giudice di Pace di Agrigento: illegittimo il provvedimento di espulsione prima che sia decorso il termine previsto per l’impugnazione delle pronunce di diniego della domanda di protezione internazionale
Il Giudice di Pace di Agrigento, con due pronunce, ha dichiarato illegittimo e quindi annullato i decreti di espulsione emessi dal Prefetto di Agrigento nei confronti di due cittadini di nazionalità tunisina soggetti a medesima procedura. Tali provvedimenti erano stati notificati … Maggiori informazioni
Tribunale di Roma: nessuna applicazione automatica dei presupposti del trattenimento del richiedente asilo
In data 08 marzo 2019, il Tribunale civile di Roma ha rigettato la richiesta di convalida del trattenimento di una richiedente asilo disposto dal Questore di Milano ai sensi dell’art. 6, co. 2 lett. d) del D.Lgs. n. 142/2015. Asgi, nell’ambito delle azioni di contrasto alle pratiche lesive della … Maggiori informazioni
Tribunale di Palermo: per la proroga del trattenimento di un richiedente asilo in CPR necessario il rispetto delle garanzie procedurali e del principio della brevità del trattenimento.
Lo scorso 15 gennaio, il Tribunale di Palermo, sezione specializzata in materia di immigrazione, protezione internazionale e libera circolazione dei cittadini dell’Unione Europea, ha emesso una significativa pronuncia in materia di garanzie procedurali connesse al diritto alla libertà personale. … Maggiori informazioni