Il governo italiano ha utilizzato la cd. “politica dei porti chiusi” al fine di negoziare, attraverso la “stipula” di accordi informali e ad hoc tra i governi europei, la “redistribuzione” delle persone soccorse in Stati diversi da quello di arrivo. Una serie di sbarchi fortemente mediatizzati sono stati gestiti attraverso tali procedure, primo fra tutti il caso della nave Diciotti e in seguito i soccorsi operati dalle ONG. In questo quarto audio-documentario[1], raccontiamo la mancanza di informazione, l’assenza di mezzi di ricorso, i sistemi di selezione e le gravi violazioni che caratterizzano queste nuove procedure.
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[1] Per ascoltare i primi tre audio-documentari relativi alle zone di transito aeroportuale, ai CPR e agli Hotspot si vedano: https://inlimine.asgi.it/ombre-in-frontiera-quattro-audio-documentari-raccontano-le-zone-di-frontiera-e-di-transito-nel-contesto-italiano/; https://inlimine.asgi.it/ombre-in-frontiera-il-secondo-audio-documentario-racconta-i-centri-di-permanenza-per-il-rimpatrio/;https://inlimine.asgi.it/ombre-in-frontiera-il-terzo-audio-documentario-racconta-i-centri-hotspot/