L’emergenza sanitaria ha influenzato in maniera importante le attività di soccorso in mare, le procedure di sbarco e l’accoglienza dei migranti giunti in Italia attraverso il Mediterraneo. Tra le misure messe in campo dal governo vi è la configurazione di navi per lo svolgimento del periodo di “quarantena” delle persone sbarcate autonomamente e delle persone soccorse da navi battenti bandiera straniera. Una misura eccezionale che nel corso dei mesi è stata utilizzata in modo flessibile ed espansivo e che rischia, in prospettiva, di venire normalizzata, una misura densa di criticità dal punto di vista della tutela dei diritti dei cittadini stranieri in arrivo o addirittura già presenti in Italia.
A partire da metà aprile sono state individuate, con procedura di aggiudicazione diretta, diverse navi appartenenti a compagnie private per lo svolgimento del periodo di “quarantena” delle persone sbarcate autonomamente e delle persone soccorso da navi battenti bandiera stranieri. A partire dalla prima sperimentazione con l’utilizzo dei traghetti Rubattino e Moby Zaza di proprietà della Compagnia Italiana Navigazione per i cittadini stranieri soccorsi dalle navi Alan Kurdi e Aita Mari nel periodo di Pasqua 2020, nei mesi successivi il Ministero dell’Interno si è avvalso anche di altre navi, tra cui la “GNV Azzurra”, la “GNV Allegra”, la “GNV Splendid”, la “GNV Rhapsody”, la “GNV Excellent” e la “GNV Suprema”, la “ SNAV Aurelia” e la “SNAV Adriatico”.
Pubblichiamo in questa pagina gli approfondimenti, le analisi, i dati e le informazioni raccolte relativamente a tale “modello emergenziale” di gestione degli arrivi sul territorio italiano:
- “Diritti in rotta. L’esperimento delle navi quarantena e i principali profili di criticità“
Report di approfondimento scientifico finalizzato ad offrire una ricognizione critica delle maggiori violazioni e criticità osservate. Il report si compone di una serie di singoli approfondimenti risultato dell’attività di monitoraggio e di raccolta dati, testimonianze e informazioni svolta dall’Associazione per gli Studi Giuridici sull’Immigrazione (ASGI), nell’ambito del progetto In Limine. A fronte di quanto emerso e delle preoccupazioni legate alla contrazione dei diritti dei richiedenti asilo e dei cittadini stranieri, si formulano delle raccomandazioni alle autorità coinvolte nella gestione di tali luoghi affinché siano adottate le misure adeguate a tutelare i diritti dei cittadini stranieri in arrivo in Italia.
Ancora minori stranieri non accompagnati , alla luce delle errate procedure di identificazione e della mancata presa in carico delle segnalazioni, possono essere costretti a permanere in nave quarantena, luoghi non adeguati, e soggetti ad illegittime procedure di allontanamento.
Le informazioni ottenute dalla autorità competenti a seguito di presentazione di richieste di accesso civico generalizzato, relativamente all’implementazione di misure di isolamento sanitario a bordo delle navi anche per i MSNA con riferimento al periodo dal 01.05.2020 al 29.10.2020.
Analisi e denuncia della grave prassi messa in atto in diversi territori italiani nel periodo di ottobre 2020 dalle Prefetture anche con il supporto operativo della Croce rossa, di trasferire in “nave quarantena” di stranieri già titolari di protezione umanitaria o richiedenti asilo o comunque regolarmente soggiornanti da tempo sul territorio esclusivamente sulla base del presupposto della positività al virus.
I documenti ottenuti tramite accessi civici generalizzati presentati nel mese di luglio 2020. In particolare, la Circolare riguarda la sottoscrizione di un accordo quadro con la CRI in quanto struttura operativa per l’attuazione delle misure di sorveglianza sanitaria secondo quanto stabilito dal Decreto del Capo Dipartimento della Protezione Civile del 12 aprile 2020.
Le informazioni ottenute dalle varie autorità competenti a seguito della presentazione di richieste di accesso civico generalizzato circa le procedure che vengono attuate sulle navi, sul supporto che viene o meno fornito ai cittadini stranieri e sui soggetti che operano a bordo.
Un primo bilancio in merito all’adeguatezza e alle criticità di questa misura, anche in lingua inglese.