Il 20 dicembre 2019 ASGI, nell’ambito del Progetto In Limine, ha scritto alla Prefettura e alla Questura di Agrigento al fine di chiedere delucidazioni in merito ai casi di quattro cittadini stranieri destinatari di decreti di espulsione e ordini di trattenimento notificati contestualmente alla notifica di un provvedimento di rigetto della richiesta di protezione internazionale per manifesta infondatezza ai sensi dell’art. 28-ter, c.1, lett. b) del D.lgs. 25/2008 , nell’ambito dell’applicazione di una procedura accelerata per provenienza da Paese di origine designato come sicuro secondo quanto previsto dall’art. 28-bis, c. 1-bis del medesimo decreto .
Nella lettera aperta l’Associazione ricorda alle autorità come la pratica di emettere decreti di espulsione e conseguenti ordini di trattenimento prima della scadenza del termine per l’impugnazione del diniego della protezione internazionale costituisca una aperta violazione della normativa vigente, sanzionata dal Giudice di Pace di Agrigento, che, con due pronunce, ha dichiarato illegittimi e quindi annullato i decreti di espulsione emessi, confermando il principio già espresso chiaramente dalla Corte di Cassazione nell’ordinanza n. 13891 del 22 maggio 2019. E’ infatti previsto ai sensi dell’art. 32, c. 4 del D.lgs. 25/2008, che solo decorso il termine di impugnazione del provvedimento della Commissione territoriale, e fatto salvo quanto previsto in materia di effetto sospensivo dell’efficacia esecutiva del provvedimento impugnato a seguito della proposizione del ricorso, sia possibile procedere con l’espulsione del cittadino straniero dal territorio nazionale.
Si tratta di una pratica che comporta gravi restrizioni sull’effettivo esercizio delle garanzie poste a tutela dei diritti spettanti ai richiedenti asilo e sul fondamentale diritto alla libertà personale, avendo le persone interessate subito conseguentemente un periodo di illegittima detenzione amministrativa.
L’ASGI ha quindi chiesto chiarimenti alle Autorità in merito agli eventuali passaggi messi in atto per il superamento immediato di tali prassi consistenti nell’emanazione meccanicistica di decreti di espulsione e trattenimento a seguito di diniego della domanda di protezione internazionale nell’ambito dell’applicazione di una procedura accelerata, reputate chiaramente dall’autorità giudiziaria violazione della normativa vigente.
Restiamo in attesa di riscontri, nel frattempo si continuano a monitorare le procedure cui vengono sottoposti i cittadini stranieri affinché venga garantito il rispetto del diritto di asilo e del loro diritto di soggiorno sul territorio italiano.