Nuove procedure osservate a Lampedusa.
Nelle corso delle ultime settimane ASGI, nell’ambito del progetto In Limine, ha monitorato le procedure a cui sono stati sottoposti i cittadini stranieri sbarcati a Lampedusa. Durante tale monitoraggio è stato possibile osservare una prassi di cui, fino ad oggi, non si aveva notizia.
Ad alcuni cittadini stranieri sono stati infatti sottoposti i documenti che vengono pubblicati qui di seguito.
Si tratta, nel primo caso, di un c.d. foglio notizie estremamente dettagliato e compilato solo al momento del trasferimento da Lampedusa a Porto Empedocle, a diversi giorni dal termine delle procedure di identificazione. Il c.d. foglio notizie è un documento che viene generalmente compilato durante la pre-identificazione, fase che precede il foto-segnalamento e il rilevamento delle impronte digitali, e che contiene informazioni riguardo le generalità dichiarate dal cittadino straniero e i motivi alla base dell’emigrazione. Il presente documento, tuttavia, è stato compilato solo alla fine della permanenza dei cittadini stranieri nel centro hotspot ed è estremamente più complesso. Contiene infatti informazioni relative a tutte le eventuali cause di inespellibilità previste dalla normativa, quali la minore età, la presenza di un figlio minore di sei mesi, lo stato di gravidanza, la convivenza con familiari italiani o europei. È importante osservare che si tratta di un documento in cui le caselle selezionate sono state spuntante prima della stampa, non è quindi stato compilato a mano.
Un ulteriore documento, denominato “Scheda informativa per l’eventuale richiesta di protezione internazionale secondo la normativa di cui all’articolo 8 della Direttiva 2013/32/UE”, è stato sottoposto alla firma dei cittadini stranieri nel corso del trasferimento. Con tale documento la persona dichiara di non essere interessata a chiedere la protezione internazionale. Tale dichiarazione è esclusivamente in italiano. In calce è indicato che “deve essere specificato se l’interessato si rifiuta di firmare”.
A seguito della firma di questi documenti sono stati notificati i decreti di respingimento differito e i cittadini stranieri sono stati condotti presso i CPR di Trapani-Milo e Caltanissetta-Pian del Lago.
Occorre inoltre sottolineare che tali documenti sono stati sottoposti alla firma di persone che avevano già manifestato, nel corso della permanenza all’interno del centro hotspot, la volontà di chiedere protezione internazionale.
Si ritiene fondamentale continuare a vigilare sull’attuazione di prassi simili e sull’utilizzo di tali documenti anche in altri luoghi e circostanze.